Azione antinfiammatoria, antalgica e osteoinduttiva. L’ozonoterapia, ormai consolidata da anni di esperienza clinico-scientifica e diffusa in numerosi paesi, consente in un’elevata percentuale di casi di risolvere o perlomeno di migliorare, numerose patologie fortemente invalidanti.
Le applicazioni di ossigeno-ozono sono assolutamente innocue e prive di effetti collaterali (si tratta di ossigeno e quindi non si può neanche essere allergici) e non presentano controindicazioni assolute (è una medicina naturale).
Le modalità di applicazione sono di vario tipo: dalle infiltrazioni peri e intrarticolari, alla piccola e grande autoemoterapia, alle insufflazioni endorettali-vescicali-vaginali, alle applicazioni di sacchetti fino all’utilizzo di acqua ozonizzata (prodotta tramite appositi gorgogliatori).
Azioni dell’ossigeno-ozono
L’ossigeno-ozono terapia è una tecnica che sfrutta le potenzialità dell’ozono combinato con l’ossigeno, di stimolare e aumentare i meccanismi di protezione nei confronti di radicali liberi (determinandone la riduzione) e di sostanze tossiche per le cellule.
Attiva la circolazione in tutti i tessuti favorendo il rilascio dell’ossigeno agli stessi svolgendo così diverse azioni: analgesica, antinfiammatoria, antivirale, antibatterica, antimicotica, immunomodulante, stimolando la rigenerazione dei tessuti stessi.
Ernia del disco
Il disco intervertebrale ha un’importanza fondamentale nella biomeccanica della colonna vertebrale, soprattutto a livello cervicale e lombare, dove tale struttura è sollecitata dalle forze di pressione e torsione del capo e del tronco.
Lo stretto rapporto che contrae con le strutture nervose vicine mettono il disco in primo piano nella determinazione della qualità della vita della persona.
Il trattamento quindi della patologia discale dovrebbe avere caratteristiche di massima efficacia e rispetto della struttura originale, associato, possibilmente, a facilità di pratica terapeutica ed economicità.
Una delle cause più frequenti di mal di schiena è certamente rappresentata dall’ernia discale.
L’ernia del disco lombare sintomatica è una patologia degenerativa del disco intervertebrale che si manifesta con un quadro clinico caratterizzato da mal di schiena, radicolopatia compressiva sciatica o crurale e limitazione o impotenza funzionale.
Le ernie del disco intervertebrale si riassorbono spesso del tutto o in parte e che la sintomatologia ad esse associata regredisce di frequente con i trattamenti conservativi.
Ernie del disco lombare vengono riscontrate con la diagnostica per immagini con frequenza elevata anche in persone del tutto asintomatiche.
L’ernia discale è dunque un fenomeno dinamico, nonché una condizione relativamente comune e a prognosi favorevole nella maggior parte dei casi (Istituto Superiore Sanità, Linee guida Ernia discale).
Il trattamento delle ernie e delle protrusioni discali con Ozono è stato introdotto in Italia a partire dal 1980 dal Dott. Cesare Verga.
Allora il trattamento prevedeva l’infiltrazione dei muscoli paravertebrali con un volume di gas molto elevato.
I risultati terapeutici erano contestati dal mondo scientifico, ma i pazienti guarivano ugualmente…
Al passaparola dei pazienti guariti seguì la curiosità dei medici.
A partire dagli anni 90 iniziarono a comparire i primi articoli scientifici su riviste mediche con una casistica progressivamente più numerosa.
Buona parte del mondo medico continuava a ritenere la tecnica priva di efficacia, ciò nonostante i pazienti continuavano a guarire…
L’ozonoterapia arriva ai primi anni del 2000 con casistiche ormai imponenti.
In un periodo di 10 anni vengono pubblicati centinaia di articoli con adeguati criteri di raccolta dati e analisi statistiche dei risultati: in una parola scientifici.
Alla diffusione dell’ozono si accompagna la presenza di un suo uso da parte di personale non medico e il manifestarsi di una serie di problematiche legate agli effetti collaterali che determineranno una circolare da parte del ministro della Sanità Sirchia che ne sospende l’uso in Italia.
A questo seguirà qualche mese dopo la sospensiva della circolare ministeriale a cura del TAR Lazio e la fondamentale Circolare della Regione Lombardia che ne autorizza l’uso esclusivamente in ambulatori medici e a cura di personale medico.
In quegli anni viene dimostrato in modo scientifico che dosaggi e volumi di ossigeno-ozono devono rientrare in determinati parametri per ottenere contemporaneamente la risoluzione del quadro patologico e la sostanziale assenza di effetti collaterali.